martedì 26 febbraio 2008

Perché?
Qualcuno mi deve spiegare, qualcuno deve avere una spiegazione, altrimenti impazzirò.
Perché lei può profanare Mineva, usarla senza esserne capace, senza amarla, sterminare decine, centinaia di vite, costringere gli altri ad abbatterla, e nonostante questo essere perdonata?
Perché non la uccidono?
Prima minacciano di uccidere Hiroshi se si dovesse rivelare una minaccia, poi quando qualcuno si rivela una vera minaccia, non fanno che sgridarla un po'...



Nel frattempo su Dei o Demoni succedeva questo.


sabato 23 febbraio 2008

Devono essere tutti impazziti!
Non dico che non sia legittimo il sospetto, però la reazione è da matti!
Certo, Hiroshi potrebbe anche essere una nuova specie di Mikeros che finora non conoscevamo, la cosa non è da escludere. Ma sentirli parlare di abbatterlo, di eliminarlo, solo perché si sospetta che sia una minaccia...
Cosa faranno a me se si dovesse scoprire che sono anche io qualcosa di strano e di non umano? Mi chiuderanno da qualche parte con Hiroshi e butteranno via la chiave? Ci faranno arrostire da Mazinga?
L'ho detto a Yumi, non possono pensare di eliminarlo, così, semplicemente. Magari è anche un Mikeros o qualcosa che i Mikeros hanno creato, ma ora sta con noi, si fida di noi, si fida di me...


domenica 17 febbraio 2008

Non ho capito esattamente per quale motivo Sayaka se l'è tanto presa con me.
Yumi ha detto che Minerva è nata per essere la partner di Mazinga Z e questo posso capire la faccia un po' arrabbiare: lei ha combattuto al fianco di Koji, da quanto ne so, per diverso tempo e oltretutto la natura del loro rapporto è particolare e mi risulta difficile capirla.
Però, insomma, è ovvio che il fatto che Minerva sia stata progettata (da chi poi?) per affiancare lo Z è una cosa che non ha poi molto a che vedere con quel che possiamo decidere di farle fare oggi.
Io non vado nemmeno molto d'accordo con Koji se devo dirla tutta... Mi tratta come se fossi una sconosciuta, quando invece ormai sono qui da più di un anno e mezzo.
Non capisco perché Sayaka se la sia presa tanto. Sospetto che la parola 'partner' abbia anche dei significati secondari che devono avere a che fare con le sensazioni di ostilità che sento provenire da Sayaka.
Poi anche Tetsuya mi ha lasciata perplessa oggi. Ha detto una cosa particolare, qualcosa che non mi aspettavo di sentire dire da lui.
Ha detto che Minerva mi ha scelto.
Che sia in grado anche lui di sentire qualcosa?
Tetsuya?
Se davvero anche lui fosse in grado di sentirli, come capita a me, sarebbe magnifico, forse saprebbe dirmi cosa significa, come interpretare quello che proiettano... Non so come affrontare l'argomento senza sembrare pazza.




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Hiroshi... cosa sei Hiroshi?
E' diverso da loro, questo di sicuro, forse per questo sento che può capirmi quando loro non ci riescono. Cosa gli hanno fatto per ridurlo in questo modo?
Forse anche lui è stato vittima di altri uomini, come me, forse anche lui ha un passato di scariche elettriche e camici bianchi?
Non ricorda, almeno così dice.
Magari è meglio così.


martedì 12 febbraio 2008

Devo ringraziare Hiroshi, credo, per il suo tempismo...
In realtà è stata una coincidenza: un attacco Mikeros, il primo attacco Mikeros, proprio mentre Koji e gli altri erano lontani dalla base.

Quando Umon mi ha detto di andare avevo paura.
Chi non ne avrebbe avuta?

E' diverso dagli allenamenti, è diverso da muoverla nell'hangar... E' doloroso. Un po', non molto. I contatti dei neurotrasmettitori ci mettono un po' ad assestarsi, sembra di essere strattonati da tante parti diverse, sembra che i corpo diventi incredibilmente grande e sottile, come stirato per tutta la struttura di metallo, come se venissi smembrata e poi... e poi era lì.
Lei.
Possibile che non se ne siano mai accorti?
Lo sa il Direttore?
Cosa nasconde, tra l'altro? Perché non si fa vedere, perché evita tutti?
Ma Minerva... Lei è... Non viva, no, non così tanto, ma cosciente, in qualche modo, presente, volitiva. Una terribile volontà.
Umon mi ha passato dei libri, ci sono anche libri di poesie. Ce n' è una che dice “Una terribile bellezza è nata”.
Ecco.
Una bellezza terribile ha preso il volo.
E io non sono mai stata meglio.




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Riemergiamo.
Risaliamo in superficie, alla fine, dopo quello che deve essere stato più di un anno.
Non so, non ho ancora imparato a contare davvero i giorni in modo preciso e questi, passati qui sotto alle acque, sono sembrati tutti uguali.

Vedo i loro sguardi persi mentre cercano di riconoscere qualcosa di familiare nel mondo che hanno lasciato e ora non sanno ritrovare più.
Mi dispiace per loro, credo.
Forse sono grata al mio isolamento per non dover piangere questa perdita. Nulla di ciò che ho perso valeva tanto da poter essere rimpianto.

C'è un villaggio, poco più ad est di dove siamo, a quanto pare sembrano esserci sopravvissuti.
Mi chiedo come sarà la loro civiltà, la nostra civiltà forse, mi chiedo come siano fatte le case, le famiglie, le strade, fuori da questa fortezza di rifugiati.



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Perché tenere un diario, in fondo? Ci deve essere qualcosa, la stessa cosa che mi fa sentire i pensieri della gente, che mi dà queste strane sensazioni. Sento che per qualche motivo i miei giorni sono numerati e il numero non è alto.
Sento che sono diversa da tutti loro.
Sento che è necessario che io tenga traccia di quello che sta accadendo.
Questa mattina sono scesa nell'hangar.
E' bellissima.


lunedì 11 febbraio 2008

Quaderno Primo

Mattina, non so la data.

Non mi hanno insegnato come si contano i giorni. Non mi hanno spiegato cos'è un nome. Non riesco a capire perché qualcuno di loro mi guarda in modo strano.

Imparo a scrivere.
Ancora è molto difficile e allora registro, registrerò fino a che non sarò in grado di scrivere.
Credo di essere abbastanza giovane. Ma quello che so e che sento non combacia con quello che questa parola sembra significare.
Giovane, mi ha detto Yumi, è chi ha relativamente pochi anni alle sue spalle e molti davanti a se.
Io non sono giovane.
Io sento dietro tanti giorni, non li ricordo eppure li sento. Non ricordo se il mio corpo è cambiato nei giorni, nei gruppi di giorni a formare gli anni e quel che ci sta in mezzo, non ricordo di essermi mai vista prima della fuga, quindi non so com'ero e se sono stata diversa prima.
Ma come posso essere giovane se ho così tanto tempo, lento, lentissimo, alle spalle e così poco davanti a me?
Qualsiasi cosa sia quella che mi dà queste sensazioni, mi rende diversa da loro.
Mi fa sentire come se non avessi tempo, non ci fosse più tempo per me.
Non capiscono, non capisco nemmeno io a dire il vero.


Nel frattempo, su Dei o Demoni succedeva questo.