lunedì 11 febbraio 2008

Quaderno Primo

Mattina, non so la data.

Non mi hanno insegnato come si contano i giorni. Non mi hanno spiegato cos'è un nome. Non riesco a capire perché qualcuno di loro mi guarda in modo strano.

Imparo a scrivere.
Ancora è molto difficile e allora registro, registrerò fino a che non sarò in grado di scrivere.
Credo di essere abbastanza giovane. Ma quello che so e che sento non combacia con quello che questa parola sembra significare.
Giovane, mi ha detto Yumi, è chi ha relativamente pochi anni alle sue spalle e molti davanti a se.
Io non sono giovane.
Io sento dietro tanti giorni, non li ricordo eppure li sento. Non ricordo se il mio corpo è cambiato nei giorni, nei gruppi di giorni a formare gli anni e quel che ci sta in mezzo, non ricordo di essermi mai vista prima della fuga, quindi non so com'ero e se sono stata diversa prima.
Ma come posso essere giovane se ho così tanto tempo, lento, lentissimo, alle spalle e così poco davanti a me?
Qualsiasi cosa sia quella che mi dà queste sensazioni, mi rende diversa da loro.
Mi fa sentire come se non avessi tempo, non ci fosse più tempo per me.
Non capiscono, non capisco nemmeno io a dire il vero.


Nel frattempo, su Dei o Demoni succedeva questo.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

mostro

23 febbraio 2008 alle ore 15:32  

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