Certo.
Certo.
Torna ogni cosa.
E lui si meraviglia della mia calma. Della calma con cui ho preso la cosa.
E' perfetto, no?
Un clone di un mostro.
La copia creata dall'uomo di un essere tanto terribile e rivoltante da dipingere quell'espressione nei suoi occhi.
Cosa avrei dovuto dire? Piangere?
E tu cosa avresti fatto Tetsuya?
Mi avresti forse abbracciata? Mi avresti consolata?
Non hai forse una paura fottuta di starmi anche solo vicino ora?
Mi hai offerto una scelta... Bella scelta. Andarmene per andare dove? A morire da sola da qualche parte, mentre i Mikeros devastano la terra e voi fuggite nel mare?
Forse vuoi solo allontanarmi il più possibile da coloro che ami, coloro per i quali temi, non è forse più plausibile?
Non so nemmeno io perché fa così male vedergli quell'espressione in faccia.
Mi guarda come guardava i soldati Mikeros, con i loro crani scoperti e gli occhi vacui.
Ora mi spiego Daisuke e il terrore.
Non temi forse di essere altrettanto mostro, Duke Fleed?
Non volevo ferirti, Tetsuya.
Il Gureto è così simile a te che... Sprezzanti, superiori, entrambi, freddi, arroganti. Ma tu non sei fatto di metallo e non sei indistruttibile e io non avrei voluto ferirti.
Non dovevo farlo sentire anche agli altri, forse. Forse no, ma ormai è fatta.
Del resto hai visto qualcuno identico a me trasformarsi in un incubo e distruggere ogni cosa. Non credo ci sia più nulla, ormai, che possa cambiare le cose.
Ma non avrei voluto ferirti.
Non ora che comincio a capire.
Rifarmi una vita...
Andare a morire lontano da voi, piuttosto.
Forse dovrei, ma non ne ho la forza.
Ho la rabbia in compenso.
Ho questa rabbia rovente che mi alimenta e che devo dirigere da qualche parte. Oh, Minerva può provocarmi quanto vuole, che mi conosce e sa che possiamo alimentarci a vicenda, che possiamo darci forza, renderci infinite l'un l'altra.
Troveremo un bersaglio per questa rabbia e non farà in tempo ad aprire la bocca per gridare.
E poi non posso lasciare Ryo.
Avevo paura che lui si svegliasse e mi portasse via Ran. Ora sono io, in un certo senso, ad avergli portato via Ran prima che si potesse svegliare. Non posso abbandonarlo, sono tutto quello che gli rimane al mondo e forse è abbastanza per continuare.
Per non essere un mostro.
Intanto su Dei o demoni succedeva questo.
(Finiva su Dei o Demoni la prima stagione e, idealmente, finisce anche il primo quaderno di Maria.)
Certo.
Torna ogni cosa.
E lui si meraviglia della mia calma. Della calma con cui ho preso la cosa.
E' perfetto, no?
Un clone di un mostro.
La copia creata dall'uomo di un essere tanto terribile e rivoltante da dipingere quell'espressione nei suoi occhi.
Cosa avrei dovuto dire? Piangere?
E tu cosa avresti fatto Tetsuya?
Mi avresti forse abbracciata? Mi avresti consolata?
Non hai forse una paura fottuta di starmi anche solo vicino ora?
Mi hai offerto una scelta... Bella scelta. Andarmene per andare dove? A morire da sola da qualche parte, mentre i Mikeros devastano la terra e voi fuggite nel mare?
Forse vuoi solo allontanarmi il più possibile da coloro che ami, coloro per i quali temi, non è forse più plausibile?
Non so nemmeno io perché fa così male vedergli quell'espressione in faccia.
Mi guarda come guardava i soldati Mikeros, con i loro crani scoperti e gli occhi vacui.
Ora mi spiego Daisuke e il terrore.
Non temi forse di essere altrettanto mostro, Duke Fleed?
Non volevo ferirti, Tetsuya.
Il Gureto è così simile a te che... Sprezzanti, superiori, entrambi, freddi, arroganti. Ma tu non sei fatto di metallo e non sei indistruttibile e io non avrei voluto ferirti.
Non dovevo farlo sentire anche agli altri, forse. Forse no, ma ormai è fatta.
Del resto hai visto qualcuno identico a me trasformarsi in un incubo e distruggere ogni cosa. Non credo ci sia più nulla, ormai, che possa cambiare le cose.
Ma non avrei voluto ferirti.
Non ora che comincio a capire.
Rifarmi una vita...
Andare a morire lontano da voi, piuttosto.
Forse dovrei, ma non ne ho la forza.
Ho la rabbia in compenso.
Ho questa rabbia rovente che mi alimenta e che devo dirigere da qualche parte. Oh, Minerva può provocarmi quanto vuole, che mi conosce e sa che possiamo alimentarci a vicenda, che possiamo darci forza, renderci infinite l'un l'altra.
Troveremo un bersaglio per questa rabbia e non farà in tempo ad aprire la bocca per gridare.
E poi non posso lasciare Ryo.
Avevo paura che lui si svegliasse e mi portasse via Ran. Ora sono io, in un certo senso, ad avergli portato via Ran prima che si potesse svegliare. Non posso abbandonarlo, sono tutto quello che gli rimane al mondo e forse è abbastanza per continuare.
Per non essere un mostro.
Intanto su Dei o demoni succedeva questo.
(Finiva su Dei o Demoni la prima stagione e, idealmente, finisce anche il primo quaderno di Maria.)
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