mercoledì 19 marzo 2008

Oggi Hikaru ha detto una cosa che non sapevo (non sono certo poche del resto). Eravamo sul ponte, verso sera, con Hiroshi e quando lei è arrivata e lo ha visto ha reagito un po' come fanno tutti di solito. Poi però, tra una cosa e l'altra, si è calmata e li ho presentati con calma.
Credo che Hiroshi soffra del fatto che gli altri hanno paura di lui e volevo aiutarlo. Quando le ha detto come si chiamava, lei ha fatto una faccia sorpresa e ha detto “Hiroshi Shiba? Come il pilota di formula uno?”
A quel punto Hiroshi ha detto di essere lui quel pilota e mi è sembrato triste.

Ho cercato un po' in giro, ho visto che questa formula uno era una specie di passatempo di prima della guerra in cui si correva su delle macchine molto veloci e si gareggiava. A quanto pare Hiroshi era anche abbastanza famoso.

Sul momento mi sono ritrovata a sorridere nel vederlo in quelle tute piene di stemmi e di colori sgargianti, ma poi mi sono sentita strana, come se avessi perso qualcosa.
Ci ho pensato molto...
Credo che fino ad oggi mi piacesse pensare che Hiroshi fosse come me: senza un passato, diverso da tutti, temuto da tutti. Scoprire che lui un passato ce l'ha e che in molti invece lo amavano mi ha fatto sentire come se mi avessero derubato di qualcosa.


Intanto su Dei o Demoni succedeva questo.

3 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Hiroshi rammentava i bei tempi con Ken Falco :P

GGN

20 marzo 2008 alle ore 01:59  
Anonymous Anonimo ha detto...

Mi piace questa idea di tenere un diario/racconto parallelo dal punto di vista di Maria, anche se mi costringerà ad una rilettura completa per non incasinarmi con la timeline...
E mi piace anche la disarmante sincerità (anche nei propri confronti) del personaggio, questi approfondimenti l'hanno resa molto più "umana", ed interessante.
Continua così!

26 marzo 2008 alle ore 15:40  
Blogger MariaX ha detto...

Uh, grazie mille!
Fa piacere spingere qualcuno alla rilettura della storia principale e fa ancora più piacere vedere apprezzata la "sincerità" di Maria... Ci sarà da divertirsi, vedrai!

26 marzo 2008 alle ore 18:34  

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