domenica 30 marzo 2008

Daisuke ha finalmente deciso di accettare la natura delle cose, dei sogni che facciamo identici, del fatto che tutto grida che ne io ne lui siamo umani, non davvero.
Alla buon' ora.
Buffo vedere come, una volta che lo ha detto lui, abbiano deciso di andare finalmente a dare un'occhiata nel posto da cui provengo io.
La chiamano area 51.


sabato 29 marzo 2008

Ryu ha lo sguardo di chi non ha paura e vederlo dà coraggio anche a me. Non mi ero mai sentita così decisa a fare qualcosa come quando abbiamo aiutato i bambini del Kanto, è stato istintivo, come se dentro quelle piccole braccia ci fosse una forza inspiegabile, indeterminabile, come se essere lì, in quel momento e in quel posto, fosse necessario, fosse destino.
Al tempo stesso so che non possiamo tenerli qui alla fortezza con noi. E' sbagliato, non è quello che è meglio per loro.

Le Queen sono state sfidate.
Terrorizzare qualcuno ha un sapore dolce, quasi intossicante.


venerdì 28 marzo 2008

Ran non capisce, ma più si comporta in questo modo e più si mette in pericolo. E' chiaro che vuole nascondermi qualcosa, qualcosa a cui tiene, qualcosa di segreto, ma così facendo non fa che attirarsi addosso i sospetti di tutti quanti!

Tra le altre cose, ora che questa cosa delle Queen è saltata fuori, non è nemmeno poi così scontato che, se si tratta di telepati, si tratti di una di noi due.
Voglio dire: se ci sono tutte quelle donne con capacità simili alle nostra, in un piccolo villaggio del Kanto, perché non possono essercene altre anche alla base?

E poi... è curioso che fino ad ora tutte le persone con queste capacità che abbiamo incontrato siano di sesso femminile... Che la cosa abbia un senso?
Se davvero, come credo possa essere, le nostre capacità sono state risvegliate dalla comparsa dei Mikeros, forse si è come 'attivato' qualche cosa in individui già predisposti e forse quel qualcosa colpisce, per qualche ragione, solo le femmine... Non lo so, Yumi dice che qui si entra nel campo della genetica e io di genetica non so davvero niente. Di certo Daisuke possiede qualche potere simile e non credo proprio che sia una femmina.
In realtà per quanto ne so potrebbe anche esserlo, non è che abbia mai avuto modo di constatarlo.

Questa cosa è un'altra che mi lascia perplessa... Tutti sembrano sempre reagire in maniera imbarazzata quando indosso la tuta di pilotaggio, da quel che mi hanno detto è connesso al fatto che alcune parti del mio corpo risultano scoperte, parti che normalmente invece le persone tengono coperte.
Che cos'hanno quelle parti di strano?
C'entra il fatto che sono particolari anatomici che differenziano i maschi dalle femmine?
Perché nessuno vuole spiegarmi queste cose quando sembra che invece siano così importanti per tutti quanti?


martedì 25 marzo 2008

Mi sento malissimo, non capisco per quale motivo e ho paura, non voglio correre di nuovo in infermeria e farmi dire che è perfettamente normale e che è l'ennesima cosa normalmente umana di cui non si sono ricordati di avvisarmi.
Ma voglio scriverla, tenerne traccia, così forse potrò fare confronti, non capisco...
Forse capirò poi.

Quando sono con Minerva non mi sento mai così, ma quando giro per i corridoi della base, a volte, provo sensazioni che non riesco a capire, che non so far cessare.

Questa volta è cominciata in palestra, infatti ho creduto che fosse colpa dello sforzo, del caldo, non so, ma se così fosse avrebbe dovuto fermarsi, invece comincia a passarmi solo ora, qui, da sola, in camera.

Ero con Tetsuya e Daisuke, in palestra. Tetsuya oggi è molto taciturno, gli è successo qualcosa, ma non vuole parlarne con nessuno e io non voglio rubargli i pensieri dalla testa, anche se vorrei saperlo...
Stavo finendo di allenarmi e Daisuke è uscito e siamo rimasti in palestra solo io e Tetsuya. Ho pensato di chiedergli che cosa non andasse e mi sono fermata un attimo.
Lui ha alzato lo sguardo dalla panca e mi ha chiesto che cosa c'era. All'improvviso ho avuto paura, come se mi stessero puntando contro un'arma, come se mi fossi trovata da sola davanti a qualcosa di mostruoso e arrabbiato.
Non so da cosa possa essere dipeso, ma mi ha cominciato a battere il cuore in modo accelerato, senza nessuna ragione apparente e mi è girata la testa. Ho sentito una strana sensazione, come se tutto il sangue mi fosse affluito di colpo alla testa, al viso e non ce ne fosse rimasto più per il resto del corpo. Tetsuya mi ha guardato strano, credo forse che si sia visto che non mi sentivo tanto bene, e mi ha richiesto che cosa c'era.
Ma la sua voce mi ha fatto come sobbalzare e all'improvviso ho avuto come una specie di... overload sensoriale.
Capita coi robot. Delle volte i sensori della console mandano troppi imput tutti insieme e le mie connessioni neurali fanno fatica a elaborare. Mi è capitata un po' la stessa cosa. Ho sentito molto nettamente l'odore di Tetsuya, di persona, e poi i colori mi sono sembrati molto vividi e i movimenti nettissimi e quasi rallentati e i rumori amplificati, mi sentivo respirare, lo sentivo respirare. Ho avuto paura di non riuscire a trattenere la telepatia e sono corsa via.

Deve aver pensato che fossi impazzita.
E se non fosse poi così lontano dalla verità?
Se stessi davvero impazzendo?
I battiti accelerati, i sensi ipericettivi, la telepatia sull'orlo di sfuggirmi dalle mani, i giramenti di testa...
Ho controllato nel database medico generico e nessuno di questi sintomi, associati con gli altri, ha come risultato una malattia o una sindrome di qualche genere.

Che diavolo mi succede?


lunedì 24 marzo 2008

La sorella di Hiroshi, niente di meno...
E' una piccola, una bambina e non sa nulla. Da quando l'ha riportata da Yoshida non le stacca gli occhi di dosso un solo istante. Con lei c'è anche una ragazza che pare abbia tenuto al sicuro la sorellina per tutto questo tempo.

Hiroshi è cambiato e non mi piace quello che sta diventando.
Solo ieri ha proposto di sottoporre tutto il personale della base ad interrogatori con una cosa che si chiama siero della verità, cominciando da Ran.
Tutti sembrano ancora convinti che il traditore, chiunque sia, comunichi con Mikeros per via telepatica. Questo lascia poco spazio alle speculazioni in realtà... Ma Ran non lo farebbe mai, non ne avrebbe motivo, non ne avrebbe vantaggio!



E Hiroshi... E' strano come le persone cambino quando entra in gioco la famiglia. Eravamo, non so bene cosa eravamo, io e Hiroshi. Amici, credo. Da quando sua sorella è a bordo il suo atteggiamento è cambiato, sembra disposto a qualsiasi cosa, a passare sul cadavere di chiunque pur di proteggerla.


Questa cosa della famiglia è complicata... Mi rendo conto di sapere cose che potrebbero essere sconvolgenti per Koji. Yumi mi ha pregato di non rivelargli nulla, ma presto o tardi dovrà saperlo.
Del resto non capisco a che scopo mantenere il segreto.



Intanto su Dei o Demoni succedeva questo.



sabato 22 marzo 2008

Vorrei aiutarlo, ma non so cosa dire, cosa fare.
Yoshida è libera, ma qualcosa dentro Tetsuya non funziona più.
Ho sentito la sua rabbia, il dolore, esplodere come una bomba.
Erano davvero tutti soldati, lobotomizzati, come dice Yumi, irrecuperabili?
E doveva essere proprio lui a ucciderli in quel modo?



Intanto su Dei o Demoni succedeva questo.


venerdì 21 marzo 2008

Lo chiamano il giorno della memoria, ricordano i loro morti.
Io non ho nessuno da ricordare.
Ran, il tecnico capo dell'hangar di Minerva, mi ha convinta a partecipare lo stesso alla cerimonia.
Lei ha pregato per suo fratello, Ryo.

Non l'ho mai conosciuto, ma almeno unirmi a lei mi ha dato qualcosa per cui pregare, qualcuno da onorare, vivo o morto che sia.

La stessa sera ci hanno attaccato, proprio mentre eravamo fuori dalla base.
Tutti pensano che ci sia un traditore a bordo.
Probabilmente è vero. Non sono io però, anche se parecchi da ieri sera mi guardano con sospetto.
Io e Ran Asuka.
Le due persone a bordo della fortezza, in grado di comunicare telepaticamente.

In realtà Ran è più che altro un'empatica, ma credo che si trattenga molto. Ho provato a comunicare direttamente con lei e mi ha eretto contro un muro, uno schermo telepatico che mi ha sbattuta fuori. Se fosse solo un'empatica non dovrebbe essere capace di farlo, no?
Comunque non è lei a comunicare le nostre mosse ai Mikeros, non può essere lei.



Intanto su Dei o Demini succedeva questo.


giovedì 20 marzo 2008

Insiste. Oggi non ce l'ho fatta a trattenermi.
“Minerva è pericolosa, va abbattuta!” sempre la solita storia da parte di Koji. Non capisco perché si comporta così con me.


Da quando quella stupida di Sayaka ha preso Minerva e ha fatto una strage, lui sembra non fare altro che addossarmi colpe o ignorarmi. E adesso insiste sempre più spesso con il fatto di abbatterla, distruggerla...


Oggi aveva un motivo nuovo e non ho proprio resistito.


“In quel robot c'è qualcosa” ha strillato.
E io non ho resistito e gliel'ho chiesto, gli ho chiesto se era proprio sicuro che invece negli altri non ci fosse niente.

Ho guardato gli altri, speravo di vedere qualcosa negli occhi di Tetsuya, non so cosa, un lampo di comprensione forse... Invece niente.

Hiroshi andrà a Yoshida in missione esplorativa. Non so perché ma ho una sensazione orribile addosso e vorrei che non partisse.


mercoledì 19 marzo 2008

Oggi Hikaru ha detto una cosa che non sapevo (non sono certo poche del resto). Eravamo sul ponte, verso sera, con Hiroshi e quando lei è arrivata e lo ha visto ha reagito un po' come fanno tutti di solito. Poi però, tra una cosa e l'altra, si è calmata e li ho presentati con calma.
Credo che Hiroshi soffra del fatto che gli altri hanno paura di lui e volevo aiutarlo. Quando le ha detto come si chiamava, lei ha fatto una faccia sorpresa e ha detto “Hiroshi Shiba? Come il pilota di formula uno?”
A quel punto Hiroshi ha detto di essere lui quel pilota e mi è sembrato triste.

Ho cercato un po' in giro, ho visto che questa formula uno era una specie di passatempo di prima della guerra in cui si correva su delle macchine molto veloci e si gareggiava. A quanto pare Hiroshi era anche abbastanza famoso.

Sul momento mi sono ritrovata a sorridere nel vederlo in quelle tute piene di stemmi e di colori sgargianti, ma poi mi sono sentita strana, come se avessi perso qualcosa.
Ci ho pensato molto...
Credo che fino ad oggi mi piacesse pensare che Hiroshi fosse come me: senza un passato, diverso da tutti, temuto da tutti. Scoprire che lui un passato ce l'ha e che in molti invece lo amavano mi ha fatto sentire come se mi avessero derubato di qualcosa.


Intanto su Dei o Demoni succedeva questo.


domenica 16 marzo 2008

Hiroshi fa progressi. Il che detto da me non è un granché. Però mi sembra che stia recuperando un po' di atteggiamenti umani, perlomeno, mi sembra molto più simile a tutti loro di quanto non fosse prima. Ha smesso di girare scoperto per la base, la gente si spaventava a morte. Io gliel'ho detto che non mi dà fastidio e che quando è con me può stare tranquillamente scoperto.
Non voglio dirglielo, perché ho paura che non gli piacerebbe, ma quando sono con lui mi sento meno strana e meno sola. Non so se è una cosa che si possa dire o se sia un'altra di quelle famose cose che è meglio tenersi per sé, di cui mi ha parlato la dottoressa Asamya.


sabato 15 marzo 2008

Vorrei scrivere di Daisuke, ma non ci riesco. Ogni volta che penso a lui mi sembra di pensare a qualcosa che dovrei conoscere e che mi resta tuttavia sconosciuto e mi prende una rabbia sorda, cieca, insensata... E' come se fosse legato così strettamente a me, da non riuscirlo a vedere davvero.
Lui del resto rifiuta di ascoltarmi, dice di non sentirsi pronto, mi chiede di aspettare, ma io ho paura che non ci rimanga tanto tempo.


venerdì 14 marzo 2008

Sayaka mi evita e mi guarda come se fossi io ad averle fatto un grande torto.
Io ricambio lo sguardo e cerco di trasmetterle solo il vuoto.
E' stupida, inutile, debole.
Presto o tardi non ci sarà più Koji a difenderla o suo padre, il dottor Yumi, e lei non sarà in grado di sopravvivere. E io non muoverò un dito per aiutarla.


mercoledì 12 marzo 2008

Non è facile scrivere, mi sento molto stupida.
I bambini, così si chiamano, i piccoli umani, loro sono più bravi di me e mi prenderebbero in giro se vedessero come scrivo.
Lo detesto.
Ogni tanto qualcuno mi parla di cose che forse dovrei conoscere e io faccio finta di sapere e annuisco perché mi vergogno di ammettere che non ho idea di quello di cui parlano.
E poi scendo nell'hangar e la vedo e penso che non importa.

A che serve sapere, leggere, conoscere, scrivere, quando so che dentro di lei, con quella rabbia che mi scorre dentro come carburante, nulla avrà più importanza? A che serve sembrare uguale a loro, quando in fondo quel che conta è che io uccida, laceri, spari, graffi, distrugga, fulmini, tagli?
Mi importa davvero altro?
E' così bello lasciare che sia lei a dirmi che fare.
Loro non possono capire, nessuno di loro.
Quando sono Minerva, io sono alta venti metri, io ho artigli alle mani e ai piedi, io sono fatta del metallo più resistente, io volo tanto veloce da sentire il vento che mi ferisce la pelle.
Non piloto un robot. Io gli do vita. Lei mi dà vita.

Il fulmine mi attraversa come ha sempre fatto e questo ha finalmente un senso.
Un senso! E non lo capiscono!

Tutta la mia vita, per tutta la mia vita fino ad ora, sono stata attraversata dal fulmine, sempre di più, sempre più forte, sempre più spesso, aumentavano le cariche e non potevo fare altro che gridare e stringere i denti e non ero capace di mandare quell'energia da nessuna parte.

Ora lei mi permette di farlo.

Insieme raccogliamo la rabbia dal cielo e la dirigiamo, come morte fatta luce, verso il nostro nemico.
E il nemico si abbatte, muore, grida, come ho gridato io, come ho fatto io per anni, per sedici anni.
Poi, contenta, appagata, placa per un poco la sua insistenza, mi lascia essere come loro, alla guida di un robot, ma mai davvero come loro, mai.


giovedì 6 marzo 2008

Ah, beh, certo, Sayaka uccide più di cinquanta persone rubando il mio robot e la soluzione secondo Koji è distruggere il mio robot!
Non fa proprio una piega, idiota sottosviluppato!
Non riesco a capire perché quando Sayaka dice qualcosa Koji non riesce a darle torto, non per davvero, come se lei avesse un'influenza particolare, che altri non hanno, su di lui. Tra l'atro quando chiedo in giro mi rispondono con occhiate, allusioni che non capisco.


martedì 4 marzo 2008

Guarisco... Fa molto male praticamente tutto.
Rileggo quel che ho scritto l'altro giorno. Capisco che suonerebbe molto cattivo se qualcuno lo leggesse.
Mi importa?
Ho sentito quando Koji ha strappato il portello da Minerva. L'ho sentito, non lo capiscono? Come se qualcosa mi artigliasse la carne e mi strappasse via pezzi di me... E tutto per... Sayaka.

Ho visto l'elenco approssimativo dei morti ed è spaventoso.

Un' unica cosa positiva, in questi giorni: Hiroshi.
Beh, è stato involontario, ma a quanto pare la botta di adrenalina che gli ho causato con Minerva era quello che serviva per far funzionare quelle nanomacchine.
Sono... non so bene come spiegarlo, come se fossi orgogliosa di averlo aiutato a trovare uno scopo, credo.